BACKFOCUS

BACKFOCUS/TRAVEL per riscoprire luoghi conosciuti con gli occhi di Chiara. 

By CHIARA MONGIARDO

SECONDA TAPPA: LISBONA

20 gradi. Raggi del sole sul viso. Occhi socchiusi. Rumore delle onde e vento tra i capelli.

Troppo generica? Okay, riproviamo.

20 gradi. Novembre. Giacca di pelle. Fado in sottofondo tra le vie dei quartieri storici.

Dai, so che ci siete quasi…

Sette colli.

No, aspettate, forse così rischio di portarvi fuori strada.

Rumore delle onde, dicevamo. Voci dei marinai in riva al Tago. Azzurro, bianco, giallo. Colori forme e sentimenti nell’aria.

 

Si, sono sicura che stavolta ci siamo, avrete sicuramente capito, è proprio lei, la bella capitale del Portogallo, la prossima meta di quella che voglio immaginare come una nostra personale road trip.

A portarci a Lisbona, o a portarmi a Lisbona nelle due volte in cui ho avuto la grande, grandissima fortuna di recarmici sono sempre state un po’, oserei dire, ragioni di cuore.

Non fraintendetemi, nessuna storia d’amore con Portoghesi all’orizzonte.

La prima volta in cui ho visitato, o forse dovrei dire incontrato, Lisbona è stato all’inizio dell’estate di, oramai, 2 anni fa, durante una tra le più belle vacanze di famiglia organizzate dai miei genitori. Ho avuto poi, appunto, la possibilità di ritornarci di recente durante un caldo e soleggiato autunno, per andare a trovare una delle mie migliori amiche (della quale troverete, qui e lì, lo zampino tra i miei consigli sulla città).

Come intuirete, dunque, non mi considero una locale: stavolta il mio occhio sarà forse un po’ più vicino a quello di una turista e il mio quadro un po’ incompleto ma, a questo, vedo già una soluzione poiché di certo un terzo viaggio a Lisbona è già nella mia wish list.

Dunque senza dilungarci troppo, zaino in spalle e occhiali da sole stavolta, pronti a camminare per le vie di Lisbona (vi anticipo, ci aspettano un bel po’ di salite).

 

Rumore delle onde, dicevamo. Voci dei marinai in riva al Tago. Azzurro, bianco, giallo. Colori forme e sentimenti nell’aria.

Cosa VEDERE

Lisbona è una città che, ad un occhio poco attento, potrebbe sembrare piccola e visitabile nell’arco di pochi giorni. In realtà, come la gran parte delle città dell’Europa del Sud, nasconde un mare di segreti ed è sempre in grado di lasciarvi sorpresi poiché, anche quando penserete di aver visto e visitato tutto, ci sarà sempre un vicolo pittoresco che vi siete lasciati scappare.

Vedere Lisbona è stato per me amore a prima vista e una parte del mio cuore mi suggerisce che sia forse perché le viuzze dei suoi quartieri antichi, i colori, i sussurri degli anziani al passaggio dei turisti, il calore dei cittadini mi ricordano lontanamente i luoghi da cui provengo e le città di mare in cui sono solita spendere le mie vacanze estive fotografando scorci di paesaggio e aspettando il sole ogni sera tramontare sullo Stretto.

Tornando a noi, anche stavolta vorrei darvi qualche consiglio utile su come sfruttare al meglio il vostro tempo e assaporare la magia del Portogallo, questa terra magica e misteriosa, cercando però, anche stavolta, di non essere banale. So benissimo infatti che anche coloro tra di voi che si classificano come viaggiatori meno esperti spenderanno almeno una decina di minuti nei giorni prima della partenza a leggere articoli del tipo “10 cose da non perdere a Lisbona”, e avranno dunque già sentito parlare di Praça do Comércio con il suo affaccio sul Tago, i suoi ristoranti e i tanti bar che offrono cocktail da assaporare sdraiati sulle piattaforme sull’acqua, o di Rossio fulcro economico della città, per non parlare di Belem e la sua famose torre, nata per essere faro e fortezza difensiva per la città.

Ecco, con questi luoghi in testa, proviamo ad assaporare invece il mio lato preferito di Lisbona.

  • Per iniziare, partiamo dal Chiado, quartiere preferito dello scrittore Fernando Pessoa. Ricordate, il trucco a Lisbona è camminare, mettere in tasca google maps e camminare senza direzione, affidandosi al proprio senso dell’orientamento e, perché no, perdendosi se necessario. Il mio consiglio è: guardatevi intorno perché non smetterete mai di scoprire luoghi e scorci meravigliosi.

Dunque, siamo al Chiado, dove troverete lo storico caffè “A Brasilera” con la statua di Pessoa a marcarne l’ingresso e, pochi passi più avanti, la Livraria Bertrand, la più antica libreria in Portogallo, fondata all’inizio del 1700 e da allora costantemente in attività.

Non è lì però che voglio portarvi.

Ci troviamo su Rua Garret, proseguendo fino alla fine della strada e svoltando sulla sinistra su Rua do Carmo dopo qualche metro troverete sulla vostra destra, nella sua maestosità, l’Elevador de Santa Justa. Sulla vostra sinistra, invece, un piccolo, anche anonimo oserei dire, negozietto di souvenir di sughero. Ecco, entrate dentro e prendete l’ascensore della bottega il quale, gratuitamente, vi porterà in cima al ponticello connesso alla terrazza dell’Elevador: una scorciatoia da veri locali! Da lì, a voi la scelta se godervi dall’ultimo piano della torre dell’Elevador la vista della città dall’alto, con la musica del Fado che arriva fino a lassù.

Percorrendo il ponte nella direzione opposta e camminando ancora per qualche metro troverete invece una chiesa, o meglio i resti di una struttura che in passato ospitava un convento, il Convento do Carmo. Il forte terremoto che ha interessato Lisbona nel 18esimo secolo è riuscito a distruggere buona parte del convento, lasciando però in piedi la struttura portante: quello che ne viene fuori è qualcosa di assolutamente magico. Entrando nella cappella noterete che la struttura delle navate è ancora intatta ma il soffitto è crollato, lasciando ai visitatori la possibilità di scorgere il cielo spingendo lo sguardo oltre le mura della chiesa. Non serve dirvi che l’atmosfera che ne viene fuori è davvero surreale e nessuna foto può rendere giustizia a quel luogo.

  • Come alcuni di voi avranno sentito raccontare o avranno letto, o semplicemente come avrete notato scorrendo le foto su Instagram, Lisbona è nota per i suoi numerosissimi affacci sulla città e sull’acqua: migliaia di terrazzine una dietro l’altra popolano le strade di Alfama e non solo, regalando ai visitatori scorci meravigliosi della città dall’alto.

Nel corso del mio ultimo viaggio a Lisbona, guidata dalla mia personalissima cicerone, ho avuto il piacere di vedere un tramonto davvero magico da una delle terrazze più belle della città, il Miradouro de Santa Luzia.

Tappezzato di azulejos e circondato dal verde, offre secondo me la vista più bella della città, con i tetti di Alfama che si accavallano uno sull’altro e il Tago all’orizzonte. Non intendo nascondervi che non è solo la vista a fare di quel belvedere un posto magico: è l’atmosfera, un qualcosa che davvero non penso di essere in grado di trasmettere a parole. Il vento leggero che accarezza il viso, la luce del sole che lentamente scompare, la musica del solito suonatore ambulante in sottofondo… e poi qualcosa, una sensazione che ti fa essere incredibilmente felice e un attimo dopo nostalgica. I locali la chiamano “saudade” che in italiano, banalmente, potremmo tradurre con malinconia. Ma la saudade non è solo questo. Si tratta di una sensazione intensa di mancanza, tipica di questo popolo di navigatori che erano soliti partire senza sapere mai davvero se sarebbero ritornati in patria, mancanza di casa quando si era in mare alla scoperta e mancanza dell’oceano quando si tornava a casa. È un sentimento antico, coltivato e custodito dal popolo di Lisbona nei secoli, si respira nell’aria e si sente forte come un tuono dentro le orecchie anche quando vi allontanerete dalla città con in valigia una copia di un’azulejos da portare alla nonna come souvenir dal viaggio.

DOVE MANGIARE

Lasciandoci dietro le spalle questa sensazione di melanconia, arriviamo invece alla parte di questo editoriale che tutti stavamo aspettando: si, è arrivato il momento di parlare di cibo! Quindi, cosa mangiare a Lisbona?

  • Per i veri golosi: non fatevi assolutamente sfuggire la pasticceria portoghese, primi fra tutti i Pastel de Nata, per me una vera e propria droga! Potrete trovarli praticamente ad ogni angolo della città ma vi suggerisco di provare “Pastéis de Belém” il quale si trova appunto a Belem, accanto al Monastero. Vanta di essere la prima pasticceria ad avere iniziato una vera e propria produzione di Pastel de Nata e si narra che la ricetta originale sia tutt’ora nascosta all’interno del monastero.
  • Lisbona, però, non è solo pasticceria, ma tanto tanto altro e se siete, come me, dei veri curiosi in fatto di gastronomia, un food market è sicuramente il posto migliore per assaggiare tutti i cibi tipici senza farvi sfuggire nulla e assaporando comunque quell’aria internazionale che ci fa sempre un po’ sentire traveller

A questo proposito, vi consiglio il Time Out Market, all’interno del quale avrete la possibilità di provare di tutto, dal pesce alla carne, passando per le immancabili Pastel de Bacalhau (crocchette di baccalà). Vicino alla stazione Cais do Sondré, è facilmente raggiungibile in 10 minuti a piedi anche da Praça do Comércio: proprio il luogo perfetto per rilassarsi e ricaricare le energie dopo una mattina spesa a visitare la città.

“Once in a while in LISBOA”

Anche questa volta mi piacerebbe guidarvi alla ricerca di un viaggio che sia un po’ fuori dagli schemi e che vi lasci qualcosa in più di qualche foto (e qualche kg in eccesso).

Lisbona, come potrete immaginare, è piena di opportunità ed è in grado di offrire esperienze emozionanti anche a chi si trova lì solo per qualche giorno.

Di seguito, quindi, i miei consigli per godere a pieno il vostro tempo in Portogallo

  • Per i fan dei locali hypster e della street art, ecco qui un posto che fa per voi: all’interno del complesso industriale che in passato ospitava le sedi dei giornali Portoghesi, LX factory rappresenta il nucleo culturale di Lisbona. Con i suoi incroci di stradine e i resti delle vecchie fabbriche a rendere bene l’atmosfera del luogo, è stato inserito in un progetto di rivalutazione del quartiere di Alcantara e periodicamente ospita festival e concerti soprattutto nei mesi estivi ed altri numerosi eventi culturali tutto l’anno. Potrete trovare di tutto, dai bar ai negozi di tattoo, dalle gallerie di arte e design alle librerie, passando per una miriade di locali in cui fare brunch, senza dimenticare i sempre più numerosi uffici e atelier. Non da meno sono però i bar che, giusto qualche ora prima del tramonto, si trasformano da caffetterie e co-working space per studenti e giovani lavoratori a luoghi ideali in cui sorseggiare un drink o un bicchiere di Porto osservando Lisbona da una nuova prospettiva. Tra tutti sicuramente il Rio Maravilha, un rooftop davvero magico con i tavoli situati in una terrazza all’aperto sulla quale si trova una statua di una donna-mosaico la cui posizione imita quella del Cristo Redentore locato esattamente sull’altra sponda del fiume. Il nome, come potrete notare, ricorda Rio de Janeiro e, anche senza l’atmosfera brasiliana, garantisco vivrete momenti davvero indimenticabili.
  • Un’ultima tip che voglio regalarvi è, in realtà, una delle esperienze che si trova ancora sulla mia To-do list e che mi è stata consigliata, nuovamente, dalla mia amica “portoghese”. Si tratta in questo caso di una gita fuori porta della durata di un’ora verso il parco naturale di Sintra alla scoperta di Cabo de Roca, un promontorio situato a 140 metri sul livello del mare che rappresenta il punto più a ovest del continente europeo.

Sono certa che l’alta scogliera e la vista sull’oceano sarebbero il finale perfetto per la vostra vacanza alla scoperta del Portogallo.

 

Spero di essere riuscita a farvi venir voglia anche questa volta di mettervi subito alla ricerca del primo volo per Lisbona, una città, come avrete capito, con una vibrante anima notturna ma, allo stesso tempo, rilassata e rilassante di giorno.

E mentre voi vi immaginate a leggere poesie sotto la veranda di Parco Principe Real o a godere del più bel tramonto della città dal Miradouro del Castello di Sao Jorge sulla vetta di Alfama, io ho invece già abbandonato la terra portoghese, fantasticando sulla prossima meta del nostro viaggio…

Até já amigos!

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