BACKFOCUS

BACKFOCUS/TRAVEL per riscoprire luoghi conosciuti con gli occhi di Chiara. 

By CHIARA MONGIARDO

PRIMA TAPPA: MILANO

Quante volte vi siete trovati in una nuova città a girovagare, senza meta, alla ricerca del bar perfetto o del ristorante tipico e siete finiti a mangiare in una bettola (o, da “italiani medi” di tutto rispetto, in una pizzeria di dubbia qualità)?
Quante volte durante un viaggio avreste voluto una guida locale che vi indicasse i luoghi più belli e sconosciuti della città e siete finiti invece a seguire la vostra guida di “Lonely Planet” comprata a 10 euro su Amazon pochi giorni prima?

Se siete viaggiatori cronici come me immagino sia successo spesso. Organizzare un viaggio nelle sue varie fasi è sempre entusiasmante, specialmente quando si tratta di scegliere la meta. La seconda fase però, quella più impegnativa di vera e propria organizzazione del viaggio, risulta invece un po’ più tediosa: cosa vedere, dove mangiare, quali musei visitare, come spostarsi.

Chi tra i miei amici ha avuto la fortuna/sfortuna di viaggiare con me sa che, in questo senso, posso essere una vera e propria garanzia: da “crazy planner” quale sono, infatti, non partirei mai per un viaggio senza aver prima spulciato ogni sito web esistente e tutte le pagine Instagram dedicate alla città che andrò a visitare (e in genere sono davvero tante, garantisco), aver processato e riorganizzato le informazioni, portandomi poi dietro una sorta di bozza di calendario con cosa fare e cosa vedere ogni giorno.

So già che qualcuno, leggendo, starà pensando “Ma che sbatti” … e non posso darvi torto! Organizzare un viaggio è una cosa che richiede impegno se si vuole essere certi di godersi tutta la bellezza del posto in cui ci si trova e assaporare un po’ della cultura e delle tradizioni (e del cibo, perché no), senza lasciarsi scappare nulla. Ed è proprio per tutti voi viaggiatori pigri che state leggendo questo articolo che ho pensato di prendere parte a questo blog: un po’ per mettere nero su bianco le mie esperienze di viaggio e raccontarmi, un po’ per dare consigli a chi sta organizzando un viaggio o vorrebbe organizzarlo ma non sa proprio da dove iniziare.

Avvertenza per l’uso: tutti i miei consigli sono soggettivi, non a tutti piace la stessa tipologia di viaggio, non a tutti piace provare nuovi cibi o andare alla ricerca di luoghi sconosciuti e va bene così (don’t judge and you won’t be judged).”

Adesso, credo sia proprio il momento di iniziare con la prima città.
La scelta non è assolutamente stata semplice e spero la capirete: al momento mi trovo a vivere per un paio di mesi fuori dall’Italia, in Scandinavia precisamente, e per quanto io ami fare esperienze all’estero e sperimentare nuove culture, l’Italia è sempre nel mio cuore. Dunque ho pensato, perché non iniziare dalla mia città del cuore: Milano!

Milano è la città che per 4 anni e mezzo mi ha ospitata, è una città che mi ha offerto tanto e che ha tanto da offrire, non solo a chi da studente o da lavoratore, perché no, si avventura nella vita notturna e negli innumerevoli bar, ma anche a chi da turista, solo per qualche giorno, vorrebbe entrare nella vita di un vero autoctono meneghino.
Quindi, ecco a voi una guida piena di spunti particolari ed idee per godersi a 360 gradi la città.

Cosa VEDERE

Qualunque persona passi da Milano non può rinunciare a visitare i luoghi più famosi della città attenendosi al cliché del turista che, zaino in spalla, arriva in metropolitana in piazza Duomo, entra in Galleria arrivando sino a Piazza della Scala, da lì diretto verso Brera e il Castello Sforzesco senza farsi scappare una visita fugace alla Pinacoteca per ammirare Il Bacio di Hayez. A questo si aggiunge poi chi ama l’idea di una Milano giovane e metropolitana e decide di esplorare l’area della più moderna Garibaldi, con la bellissima e famosa Piazza Gae Aulenti, o chi invece va a caccia dei vari musei, dal Museo della Scienza al più moderno Mudec, sino ad arrivare ai veri appassionati che di certo non si faranno sfuggire Fondazione Prada o il più periferico e ricercato Hangar Bicocca.

Ci sono alcuni luoghi, però, nella mia città del cuore che, seppur più nascosti, meritano a mio parere una visita.

  1. In maniera assolutamente non casuale voglio iniziare da un posto che io considero magico: il Cimitero Monumentale. Aperto nel lontano 1866, è facilmente raggiungibile con la metro Lilla scendendo alla fermata “Monumentale” o anche con la linea verde alle fermate Garibaldi o Moscova e camminando da lì per 5-10 minuti. Tra le opzioni consiglio l’ultima: arrivando infatti a Moscova ed allungando un po’ il percorso, si ha la possibilità di raggiungere il Monumentale passeggiando per Corso Garibaldi prima e Viale Pasubio poi, passando davanti alla Fondazione Feltrinelli, per arrivare ai Caselli di Porta Volta, gettare uno sguardo verso Via Paolo Sarpi e la colorata China Town e svoltare verso Via Ceresio, alla fine della quale riuscirete a scorgere l’ingresso del Monumentale in tutta la sua maestosità.

Arrivati al Monumentale vi troverete davanti al Famedio, dove sono stati tumulati Manzoni, Carlo Cattaneo e Salvatore Quasimodo. Troverete anche nomi di personaggi a voi forse più vicini come Giorgio Gaber, Alda Merini o Giuseppe Meazza, nonché le tombe di tante famiglie importanti di Milano come Feltrinelli o Campari. Lascio a voi la libertà di scegliere in che modo spendere il vostro tempo nella piacevole visita di questo tempio dell’arte ma, mi raccomando, non lasciatevi scappare il “Golgota” di Castiglioni, vi lascerà senza fiato!

  1. Procedendo verso la seconda tappa di questa “Milano vista dagli autoctoni”, se siete amanti del verde o amate spendere il vostro tempo a leggere all’aperto, passeggiare o semplicemente guardare pacificamente le nuvole correre sdraiati a pancia in sù, vi consiglio quella che secondo me è la più bella delle aree verdi di Milano: i Giardini “Indro Montanelli”. Incastrati tra Palestro, Montenapoleone e Turati nella bellissima area di Porta Venezia, rappresentano un vero e proprio polmone verde, incredibilmente locato nel centro città e in completa armonia con l’eleganza dell’area che lo ospita. Tutt’intorno, infatti, è possibile trovare alcuni incredibili edifici appartenenti all’aristocratica e ricca Milano, come Palazzo Dugnani, Villa Invernizzi (con i suoi famosi fenicotteri), Palazzo del Senato, Palazzo Bocconi o la meravigliosa Villa Necchi Campiglio, spesso dimora di eventi e convegni.
  2. Per darvi una visione completa di quelli che sono secondo me i luoghi a Milano che, anche durante un breve soggiorno, meritano una visita, senza rischiare però di essere prolissa e/o noiosa, dedico l’ultimo punto di questo breve elenco ad un’area che mi sta particolarmente a cuore: Isola. Originariamente collegata solo tramite un ponticello alla stazione Garibaldi (e per questa chiamata Isola o l’Isola), si trattava di uno dei corpi sacri milanesi, dimora di cascine agricole e casolari usati come residenza dalle famiglie operaie che lavoravano nella vicina Ferrovia o nelle adiacenti fabbriche.

Da quartiere operaio, Isola è diventata oggi una delle zone più chic di Milano: la rivisitazione edilizia degli ultimi anni ha permesso, infatti, di mantenere l’autenticità del quartiere dando vita ad un ibrido perfetto a metà strada tra Brera e i Navigli, il luogo ideale per passeggiare da veri locali respirando un’aria vagamente hispter alla ricerca dei graffiti più belli e dei locali più autentici (a tal proposito cito Frida, consigliatissimo!).

DOVE MANGIARE

Trovare un buon posto in cui mangiare a Milano senza dover necessariamente spendere un patrimonio è un’impresa ardua, quasi impossibile. È per questo che vorrei consigliarvi alcuni tra quelli che considero i miei locali preferiti, dei veri e propri must per non perdersi il meglio che la città ha da offrire.
1. Non propriamente un posto milanese, bensì rappresentativo della varietà e originalità che la città ha da offrire, le Drogherie Milanesi sono quello che azzarderei a chiamere un ristorante di tapas all’italiana. Potrete trovare in zona Moscova le famose “Drogherie San Marco” mentre nell’area tra i Navigli e Sant’Ambrogio un altro ristorante della catena, “Drogherie Carrobbio”.
Tip: non perdetevi per alcuna ragione il loro famoso tortino e la salsiccia cruda di Norcia, la mia preferita!
2. Per una proposta più tradizionale e per avere la possibilità di assaporare i piatti meneghini per eccellenza, vi consiglio Osteria Brunello, versione leggermente più elegante e moderna della classica osteria, ma altrettanto all’altezza in termini di piatti e qualità. Vanta di proporre il risotto allo zafferano più buono di Milano, ma lascio ai veri milanesi il verdetto finale. Infine, location perfetta, al centro della movida milanese di Moscova.
3. Per le tasche più leggere e per i fan degli aperitivi da abbuffata, purtroppo siete davanti alla persona sbagliata! Come saprete i navigli sono pieni di locali che offrono abbondanti buffet e cocktail dalla dubbia bontà ad un prezzo medio di 10 euro, usanza però ampiamente disprezzata dal popolo milanese, che ama invece le soluzioni più minimal e sfiziose che possono offrire locali alternativi e più ricercati ad un prezzo leggermente al di sopra della media (ma sempre al di sotto dei 15 euro). Oltre al già sopra citato Frida nel quale comunque non manca una discreta varietà di cibi, vale la pena nominare alcuni tra i miei bar preferiti per aperitivo: le Biciclette, situate in una traversa di Corso Genova, offrono un’ottima alternativa ai buffet di massa, proponendo ottimi spuntini e mini porzioni di primi e secondi da gustare assieme a cocktail di qualità, o anche il bar di Terrazza Triennale, molto più minimal ma altrettanto di livello, offre ottimi drink e periodicamente delle degustazioni di vino. Immaginate, cosa c’è di più milanese di sorseggiare un cocktail su una terrazza alle luci del tramonto con il grattacielo dell’Unicredit e il Bosco Verticale sullo sfondo? Forse solo bere un Negroni al Radetzky!
4. In fondo all’elenco, ma non per importanza, i miei bar preferiti di Milano, perfetti per un dopocena più o meno tranquillo e per respirare quell’aria un po’ alternativa che solo Milano sa dare: Mag sui Navigli (accanto al quale troverete Backdoor 43, il bar più piccolo del mondo), con le sue luci soffuse, l’aria vagamente anni ’30 e i suoi cocktail unici, o Chiosco Mentana, un vero e proprio chiringuito dietro l’Università Cattolica, aperto solo nei periodi caldi dell’anno, tra lucine e tavoli all’aperto, regala un’atmosfera davvero magica.

“Once in a while in Milano”

La Milano di cui vorrei parlarvi non è però solo la Milano dei monumenti, dei parchi e dei locali. Si tratta di una città unica al mondo, una città che permette di fare esperienza incredibili e life-changing. È proprio per questo, infatti, che vorrei dedicare quest’ultima sezione a esperienze ed eventi ai quali ho avuto l’opportunità di partecipare e che vi consiglio vivamente di sperimentare almeno una volta nella vita.
1. Prima fra tutte le esperienze emozionanti, intense e strampalate a Milano, quella di fare un giro all’East Market, primo mercato in cui chiunque può vendere o acquistare oggetti di antiquariato, seconda mano, materiale vintage, dischi, ma anche sneaker limited edition all’ultima moda o gioielli d’artigianato. Passeggiando tra i vari stand e prestando un po’ di attenzione si possono trovare oggetti davvero interessati (così come altri alquanto macabri). Locato in Via Mecenate all’interno di un’ex fabbrica aeronautica, presenta anche un food market con svariati stand di street food e birra a prezzi convenienti, non fatevi scappare la prossima edizione!
2. Seconda sulla linea d’arrivo è la Milano Design week. So che leggendo starete pensando che, in fondo, non sono una locale come voglio far credere visto che i veri milanesi, notoriamente, odiano le calche di gente in Via Tortona o Isola per la Design week, e la verità è che sì, probabilmente non lo sono.
La Design week, anche nota come Fuorisalone, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è uno degli eventi più importanti nel settore dell’arredamento, anche se negli ultimi anni l’esposizione si sta aprendo ad altri settori, dall’abbigliamento “green”, alla stationery fino alla tecnologia. È un modo, per esperti e meno esperti, di rimanere al passo con le ultime tendenze in fatto di design, partecipare alle varie esposizioni e agli eventi nonché alle serate organizzate dai vari locali, primo fra tutti il Base di Via Tortona. Tutti i garage, i cortili, le cantine della città si aprono per ospitare oggetti dalle forme e colori più strampalati e portare a Milano una bella ventata di innovazione.

E con queste ultime tip si chiude la mia sfilza di consigli, senza aver affatto l’obiettivo di essere completa o esaustiva ma, anzi, con la consapevolezza di aver lasciato fuori alcuni dei locali tipici per eccellenza, alcuni dei posti più belli, alcuni dei miei ristoranti preferiti e tante tante esperienze che Milano permette di fare.
Spero di aver trasmesso però la magia di questa città, mix di locali raffinati e paninari che arrostiscono salamella ad ogni ora della notte, e di avervi fatto venir voglia di fare un viaggetto nella bella Milano, o di tornarci se ci siete già stati.
Lei è lì che vi aspetta, glaciale e tenera allo stesso tempo, pronta a mancarvi appena sul primo aereo sarete volati via.

Seguici sui SOCIAL