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BACKFOCUS/TRAVEL per riscoprire luoghi conosciuti con gli occhi di Chiara. 

By CHIARA MONGIARDO

QUINTA TAPPA: OLTRE LE CITTà

Quale luogo migliore per scrivere un articolo su un viaggio di un aereo?
Avevo giurato di averlo iniziato settimane, forse mesi fa (scusa Salvo), ma la verità è che stavolta volevo fare qualcosa di diverso, di nuovo, ma non sapevo bene da dove iniziare.

Come mai sei in aereo, qualcuno si chiederà: si va in Irlanda questa volta, reunion weekend tra amiche che vivono ai quattro poli d’Europa (o quasi). È un po’ forse l’Irlanda ad avermi suggerito questa quinta tappa in effetti… Mi spiego meglio!

Mesi fa, sul gruppo whatsapp che ho con le mie amiche dell’Università, si è iniziato a discutere della meta per questo weekend: Budapest, qualcuno diceva, Napoli, qualcun’altro. Dublino ci ha infine messe tutte d’accordo: tra la Guinness, il pub crawling e l’atmosfera natalizia, la bella capitale irlandese ha convinto tutte.

Personalmente, ciò che mi ha convinto è stata l’idea di poter finalmente visitare i Cliff of Moher, le famosissime scogliere irlandesi che avrete di certo visto in Harry Potter e in mille altri film.

Pensando ai Cliff e a quanto bello sarebbe stato descrivere le sensazioni che proverò nel vederli ho pensato che forse, con tutta questa descrizione di metropoli e città, mi stessi dimenticando una parte per me fondamentale del viaggio, forse la più importante: la parte che coinvolge la natura o meglio, la meraviglia e lo stupore che solo la visa di una bellezza naturale può scaturire.

Perché l’ho evitata fino ad ora? Forse perché consideravo troppo difficile da rendere a parole la bellezza di una visita ad un parco o ad una cascata naturale.
Bene, proviamoci, e consideriamolo un esperimento.

 

“Di seguito, la top four delle bellezze naturali che ho avuto il privilegio di visitare finora, nessun ordine di preferenza.
Da spuntare dalla mia bucket list ancora la Foresta Amazzonica, il Gran Canyon e l’Everest ma credetemi, i quattro luoghi di cui racconterò di seguito vi faranno perdere il fiato.
Pronti? Andiamo!”

Cascate del Niagara

Per iniziare, vorrei parlarvi di questo posto magico che ho avuto l’occasione di visitare durante un viaggio in Canada, a Toronto. Si tratta probabilmente delle cascate più note al mondo, seppur di certo non le più grandi.

Facilmente raggiungibili tramite autobus dalla vicina capitale dell’Ontario o dalla più lontana New York, le cascate abbracciano sia gli Stati Uniti che il Canada. Come suggerisce il nome, sono originate dal fiume Niagara, un unico corso d’acqua che va a dar vita a quello che è il complesso delle Niagara Falls di cui fanno parte ben tre differenti cascate, le canadesi Horseshoe Falls e le americane American Falls e Bridal Veil Falls. Io personalmente ho visitato la parte canadese, la quale rappresenta due terzi del complesso ed è particolarmente nota per la caratteristica forma a ferro di cavallo.
La vista delle cascate vi lascerà senza fiato, con la sua nebbiolina artificiale e gli sporadici arcobaleni sull’acqua, sarà una visione unica al mondo. Ai più coraggiosi consiglio di armarsi di impermeabili e approfittare delle gite in battello, le quali si spingeranno fino all’area immediatamente sotto i potenti getti d’acqua delle cascate. Finita la gita potrete rilassarvi e mangiare un pasto caldo in uno delle centinaia di ristoranti e locali circostanti.

Come potrete intuire, si tratta di un’area molto turistica: difatti, la cittadina adiacente le cascate sul lato canadese è gradualmente diventata una piccola Las Vegas, con casinò e luna-park dietro ogni angolo. Evitabile direi, ma pur sempre parte dell’esperienza.

Come dicevo prima, si tratta della top four di quelli che sono i più bei luoghi naturali tra quelli da me visitati fino ad adesso. Per questa ragione, ho inserito questo luogo che la maggior parte o forse la totalità di voi non avrà mai sentito nominare seppure, in realtà, abbia il gran privilegio di contenere una delle più alte colonne stalagmitiche d’Europa dall’altezza complessiva di ben 38 metri.

La Grotta di Ispinigoli, situata nel Supramonte di Dorgali nel Nuorese, è un grande antro generato dall’incontro di tre diverse grotte nelle viscere del monte S’Ospile. La presenza di queste tre grotte con tre aperture a quote diverse crea, all’interno della sala, delle differenze di pressione che mantengono una temperatura di circa 15-16 gradi costanti, decisamente uno sbalzo rispetto ai 30 gradi esterni di un pieno luglio in Sardegna!
La grotta è visitabile mediante l’utilizzo di un percorso attrezzato i cui 280 gradini condurranno i visitatori fino al punto più basso della sala: il gioco di colori e ombre vi accompagnerà fin alla base della colonna e, assieme ad esso, anche migliaia di piccolissimi insetti bianchi! Ebbene si, ragni e vari insetti bianchi popolano la grotta: il loro aspetto, come molti di voi sapranno, è causato dalla perdita di alcuni elementi superflui per la sopravvivenza nel sottosuolo, tra cui gli occhi e la pigmentazione.

Sconsigliata a chi ha paura delle altezze, la grotta va di certo annoverata tra i più bei tesori del paesaggio italiano, da inserire come immancabile tappa nei classici itinerari di vacanze in Sardegna.

Grotta di Ispinigoli

Partnach Gorge

Spostiamoci nuovamente all’Estero e in particolare in Baviera, a Sud della Germania.

La Partnach Gorge, o gola di Partnach, si trova vicino alla cittadina di Garmish ed è, come avrete intuito, una cavità tra due blocchi rocciosi all’interno della quale l’acqua regna sovrana. Un sentiero dalla larghezza di circa due metri si intrufola nella parete costeggiando il torrente con le sue cascate e i suoi innumerevoli salti, un panorama di rocce ed acqua da lasciare senza fiato. Il percorso lungo la gola dura circa 20-30 minuti con la possibilità di proseguire la passeggiata lungo diversi percorsi di hiking al termine dei quali troverete vari rifugi nei quali la birra viene chiaramente servita dalle 7 di mattina.

Considerate i dislivelli però, la passeggiata può essere impegnativa soprattutto se non si hanno le scarpe adatte!

Per finire torniamo in Italia e in particolare in una delle isole più belle al mondo, la Sicilia, un posto che considero, per la vicinanza e per gli affetti, quasi casa.

L’ultimo luogo di questa top four e, di nuovo, non per importanza, è la Scala dei Turchi, una scogliera a gradinata di bianchissima marna bianca che termina a picco sul turchese mare di Sicilia. Si trova nei pressi del paese di Realmonte, in provincia di Agrigento, ed è ormai da anni simbolo del turismo balneare in Sicilia. Il bianco della Scala è accecante, con l’incredibile luce del Sole che gli si riflette sopra e il blu e azzurro del mare ai suoi piedi. Il nome della costa è dato da un’antica leggenda secondo la quale in passato i corsari saraceni fossero soliti ormeggiare le proprie navi nella baia, le cui acque sono protette dal grande scudo della Scala.

Un posto magico insomma, da visitare per la sua bellezza, ma anche un posto speciale nel quale prendere il sole e fare il bagno: cosa chiedere di più!

Scala dei Turchi

Con questi quattro luoghi meravigliosi vi lascio, al prossimo appuntamento, spero sempre più curiosi di scoprire cosa il mondo ha da riservarci.

P.s. A visitare i Cliff alla fine non ci andrò, ma sono quantomeno serviti a scrivere questo articolo!

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