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Come
allenarsi
senza
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Istruzioni
per rendersi
passivi

Come allenarsi senza faticaIstruzioni per rendersi passivi

Ogni anno dopo un periodo di stop, una fit-influencer si alza e sa che dovrà pubblicare i 5 consigli per recuperare la motivazione prima che la concorrenza l’accusi di aver scopiazzato.

Ogni anno dopo un periodo di stop, le fidelizzate al team “da lunedì dieta” leggeranno con attenzione il suo post comodamente sedute sul divano con chips e netflix, scambiando whatsapp con l’amica troppo presa dalla storia con quel nuovo tipo.

Da ex colonizzatrice di divani, degustatrice di merendine kinder, ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza per evitare che ogni povera donna, vittima di un sistema sociale che ci vuole belle, toniche ed efficienti si diriga in palestra presa dalla smania di smaltire i sensi di colpa.

Cara amica mia, sono qui per darti 5 dritte su come farti passare la motivazione. Sono sicura che se possiedi l’attestato di “corro solo se casa mia è in fiamme” molte delle cose che ti dirò saranno per te delle ovvietà; chiaramente se conosci altre strategie condividile in un commento e aiuta le neofite a desistere dalla volontà di cambiare!

Sei pronta?Ecco il primo consiglio

01PROCRASTINARE

Il primo consiglio che mi sento di darti è procrastinare. Rimandare a Lunedì può essere un buon inizio, ma attenzione ai tempi. Se il rinvio è effettuato nel fine settimana, magari dopo un pranzo dalla zia sponsor ufficiale di olio cuore o dopo il compleanno del migliore amico, la laurea della nipote, la serata in discoteca, c’è ampia probabilità che tu lunedì indossi realmente delle scarpe sportive e ti rechi in palestra. Come scongiurare il rischio? Riempi il lunedì di impegni! Possibilmente cerca di arrivare davvero distrutta alla sera. Un altro modo molto efficace è rimandare a condizioni meteo migliori, tieni a mente la regola degli opposti: la temperatura migliore sarà sempre quella inversa all’attuale per cui se è estate rimanda a quando l’aria si rinfresca, se è inverno rimanda a quando farà meno freddo. E per le mezze stagioni? Niente di più semplice! Se sei ad Ottobre tanto vale rimandare all’anno nuovo (chi cavolo va in palestra a Dicembre?) se è Marzo ormai se ne parla per dopo Pasqua, a quel punto ti potrai rifare alla regola degli opposti.

02IDEALIZZARE

Poniti degli standard elevati, confrontati con dei modelli che percepisci irraggiungibili e poi convinciti che non potrai cambiare la situazione. Si lo so, detta così sembra facile, ma in pratica come puoi farlo? Usa i social! Segui tutte le fitinfluencer d’Italia e dintorni, bikini model, istruttrici certificate, atlete agoniste, insomma persone che hanno reso il fitness il loro mestiere. Lo fai già? Beh allora sei a metà del lavoro! Mi raccomando non perderti neanche un video con workout scenografici, post su come bere più acqua o sugli ultimi integratori disponibili in commercio. Vedrai che nel giro di poco tempo le avrai già ritenute perfette e sempre felici, con capacità sovraumane; così facendo le idealizzerai e renderai irraggiungibili, a quel punto non c’è motivo di andare in palestra: non sarai mai alla loro altezza quindi perché sforzarti? In questo modo ti sei creata un alibi perfetto!

03Amicizia

Questo è uno dei miei preferiti. Non c’è modo migliore di farti passare la voglia di recarti in palestra di un aperitivo con gli amici, di un pomeriggio in giro per negozi (magari a comprare cose che non ti servivano, ma ormai che c’eri), di un caffè al bar che diventa un briefing sulle ultime relazioni nate/finite/tradite che Alfonso Signorini può solo sedersi e prendere appunti. Come puoi “sacrificare” le tue amicizie per uno sterile momento di sofferenza? Come preferire la fredda ghisa al calore umano? Un modo per evitare la palestra è dire sempre si, ma non a te stessa, agli altri! Diventa una yes-girl e vedrai che in palestra non ci metterai piede e non avrai il dubbio di deludere qualcuno: due piccioni con una fava.

04casualità

Se hai fatto tuoi i consigli precedenti, questo probabilmente non ti servirà. Ma se rientri nelle sfortunate che hanno pagato l’abbonamento annuale, si sono iscritte veramente a Gennaio, sono state trascinate dalle amiche, tranquilla ci penso io a tirartene fuori. Come? Fai le cose a caso. Quando andavi a scuola ed un professore non sapeva spiegare, tant’è che ancora oggi non sai cosa sia il parsec, cosa facevi? Beh, perdevi l’attenzione e nel migliore dei casi quella materia non ti sei mai impegnata a studiarla, perché troppo difficile. Il nostro cervello è biologicamente programmato a seguire la via più semplice: non lo so fare? Lo evito. Allenati senza un criterio, non approfondire, insomma non dargli un senso e vedrai che non avrai ragioni di tornare in una sala attrezzi. Stai insistendo? Beh per le recidive che hanno continuato, saltando da un esercizio all’altro, allungato i tempi di recupero oltre l’inverosimile, evitato quell’esercizio perché faticoso/ difficile/ da “maschio”, siete fortunate avete un effetto bonus: l’assenza di risultati. Questo si che vi darà notevoli probabilità di mollare, a che pro sprecare tempo e denaro se non serve a nulla’

05Onestà

Lo so, ti aspettavi un quinto consiglio e invece ti ho mentito, ma in fondo se sei qui a leggere è perchè come tutti, sei una maestra dell’autoinganno. Sono Marcella Franco, psicologa, specializzanda in psicoterapia e tante cose carine che scoprirai con il tempo. Sono qui per condividere con te la mia passione, esperienza e conoscenze professionali, il tutto condito da umorismo, che a detta di un certo austriaco, è uno dei più meccanismi di difesa più maturi e soprattutto è a calorie zero. Perché ho parlato di autoinganno? Perché l’unico modo per trovare la motivazione è averla. Non sai come farla crescere? Non capisci perché ti blocchi sempre ad un passo dall’inizio? Lo scopriremo insieme, ma per farlo prima di mettere un piede in palestra, cerca di tirarlo fuori dalla tua zona di comfort. Nessuno si salva dall’autoinganno: per sbarazzarsi delle proprie bugie non bisogna cercare negli altri ma dentro se stessi. Prendi contatto con i tuoi desideri, abbiamo la stessa meta? Beh, allora partiamo!

A CURA DI

MARCELLA FRANCO